Orso Kodiak

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    L'Orso Kodiak o Orso dell'Alaska (Ursus arctos middendorffi) deve il suo nome al fatto di essere diffuso principalmente su Kodiak, un'isola vicino alla costa meridionale dell'Alaska, ma in realtà è diffuso su altre isole dell'arcipelago delle Aleutine e sulla parte continentale dello stato.

    La classificazione attuale tende a considerare appartenenti alla specie Ursus arctos middendorffi gran parte della popolazione di orsi bruni delle regioni costiere dell'Alaska, distinguendoli dall'Ursus arctos horribilis (grizzly) diffuso nel continente. Il nome comune Kodiak viene tuttavia spesso utilizzato in senso più ristretto per indicare gli orsi delle isole Aleutine mentre gli orsi bruni delle foreste più ad est sono spesso definiti grizzly al pari dei loro parenti meridionali.

    DESCRIZIONE
    È una delle più grandi sottospecie di orso bruno presente sulla terra, raggiungendo un'altezza, ritto sulle zampe posteriori, di 2,5 - 3,2 m e un peso di 700 - 900 kg (ma sono stati registrati casi di esemplari maschi che, nel periodo autunnale in cui accumulano riserve di grasso, superavano di molto i 1000 kg).

    La corporatura è particolarmente robusta, con una testa massiccia (enfatizzata spesso da una corona di lunghi peli che la rende ancora più imponente) e piccole orecchie. La pelliccia è lunga e generalmente di colore marrone scuro uniforme (più simile a quella dell'orso bruno europeo che a quella del grizzly), spesso tendente al rossiccio (tuttavia può cambiare notevolmente da individuo a individuo).

    Generalmente i kodiak sono identificabili per la gobba meno pronunciata, il manto uniforme e la folta e lunga pelliccia attorno alla testa.

    DISTRIBUZIONE/HABITAT
    Occupano l'arcipelago delle Aleutine e l'Alaska occidentale.

    ALIMENTAZIONE
    Come tutti gli orsi presenta una dieta onnivora, ma con una maggiore tendenza a nutrirsi di carne (grazie anche all'alto numero di prede disponibili), rivelandosi un cacciatore piuttosto abile, in grado di attaccare anche animali di grossa taglia come alci e cervi. Abile pescatore, nel periodo autunnale è solito nutrirsi dei salmoni che risalgono i fiumi (la cui presenza è alla base della grande diffusione degli orsi nella regione).

    Al di là degli attacchi a scopo alimentare, sembra avere un temperamento più tranquillo e meno aggressivo rispetto ai grizzly delle montagne rocciose.

    RIPRODUZIONE
    <per l'orso bruno in generale>
    Il periodo degli amori per l'Orso bruno, nell'Appennino centrale, cade tra maggio e giugno.
    Sia i maschi che le femmine possono accoppiarsi con più individui nella stessa stagione riproduttiva e una stessa cucciolata può quindi essere composta di piccoli di padri diversi.
    Le femmine diventano sessualmente mature a circa 3 anni, tuttavia possono accoppiarsi per la prima volta anche oltre il 50° anno d'età.
    Dopo le primissime fasi di sviluppo, l'ovulo fecondato si arresta in uno stato di quiescenza o diapausa embrionale, La diapausa è una "strategia" evolutasi in alcune specie presumibilmente per massimizzare il successo riproduttivo. In questo modo il periodo degli amori e la nascita dei piccoli dovrebbero cadere nei momenti più favorevoli dell'anno. Di conseguenza il periodo migliore per accoppiarsi è la tarda primavera o l'inizio estate, come in effetti avviene, ma complessi processi fisiologici bloccano lo sviluppo embrionale ai primi stadi e fanno in modo che possa riprendere in autunno solo se la madre ha potuto accumulare un sufficiente strato di grasso che le consente di far fronte al letargo e ad un processo energeticamente molto dispendioso, come lo sviluppo e l'allattamento dei piccoli.


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    Fonti: 1, 2
     
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